
24 Mar I cervi di Nara – I messaggeri delle divinità
Paese di cervi
La prima cosa che vedrete uscendo dalla stazione di Nara è un cartello stradale giallo che vi avvisa della loro presenza: i cervi sono ovunque. Sono i naturali abitanti della vecchia capitale. Un tempo considerati animali sacri, i cervi di Nara vagano liberamente per l’omonimo parco e sono una delle attrazioni più famose per i turisti della città.
La leggenda
Il sovraffollamento di ungulati è da attribuire in particolare ad un’antica leggenda, ambientata su un monte a poca distanza dal parco. Circondato da una fitta foresta, si trova il Kasuga Taisha. Questo santuario è patrimonio dell’umanità; sorge infatti sul terreno benedetto dal dio Takemikazuchi, che vi giunse in sella ad un grande cervo bianco. Al seguito del dio, arrivarono successivamente altri simpatici cervi dal manto maculato che stabilirono la loro corte ai piedi del monte. Da allora, i cervi di Nara furono considerati “messaggeri delle divinità” e protettori dell’antica capitale: toccava ai suoi abitanti prendersi cura di loro in cambio del favore divino. L’uccisione di un cervo era punibile con la pena capitale.
Incontrare un cervo nella foresta era ritenuto di buon auspicio. Inoltre, la presenza stessa del santuario Kasuga è un omaggio a loro. Statue e lanterne con scolpite figure di cervo sono numerose lungo il percorso, e gli animali vagano liberamente per il suolo sacro. Lo scenario è lo stesso che si presentava agli abitanti di Nara più di 1000 anni fa.
Rokuen
Oggi i cervi di Nara hanno perso il loro stato di “messaggeri divini”, venendo invece classificati come tesoro nazionale. Nel parco si contano all’incirca 1200 esemplari, tutti sono sotto la tutela del Rokuen, il Centro Protezione Cervi. Situata nei pressi del Santuario Kasuga, questa struttura si prende cura dei cervi feriti, malati, incinti e neonati. Durante il mese di ottobre, si svolge anche il tradizionale tsu no kiri, il taglio delle corna. Negli ultimi anni, il centro è aperto anche al pubblico.
Per quanto diverse credenze siano ormai fortemente legate al passato, i cervi di Nara possiedono ancora quel fascino e quell’aura “divina” che li ha contraddistinti sin dal loro arrivo nel parco, tanto tempo fa…