
25 Feb I cervi di Nara – Buona educazione a corte
Alla corte dei cervi
Quando entrerete per la prima volta nel Parco di Nara, sarà come essere accolti in una reggia. Voi siete i sudditi, mentre i cervi di Nara sono i legittimi sovrani. Chiaramente, come ogni invito a corte, è buona educazione presentarsi con un dono all’altezza dei messaggeri degli dei.
Lo snack divino
Passeggiando per il parco, verrete spesso avvisati della natura molto espansiva dei suoi abitanti. Di norma, i cervi di Nara sono amichevoli, ma sono interessati a qualcosa di più sostanzioso della vostra affezione: gli shika-senbei. Facilmente reperibili dagli appositi chioschetti per pochi yen, immangiabili per un essere umano (fidatevi), queste gallette a base di acqua, farina e crusca sono una vera e propria droga per i cervi.
Non spaventatevi se, una volta ringraziata la gentile signora delle gallette, voltandovi vi ritroverete circondati da teste, cornute e non (dipende dalla stagione), in trepidante attesa di sgranocchiare qualunque cosa abbiate in mano.
Al cospetto dei messaggeri
I cervi più navigati arriveranno a fare un vero e proprio inchino. Ciò nonostante, non lasciatevi ingannare. Quello che potrà sembrare un gesto di rispetto (abbastanza usuale nel paese), alla lunga potrebbe trasformarsi in un tentativo di testata. I turisti lanciano le gallette a mo’ di tiro al piattello, pensando di allontanare più pretendenti possibile. Tuttavia, i cervi di Nara sono emissari divini e vogliono essere serviti. Continueranno a tampinarvi pretendendo la loro parte e alla peggio, proveranno a rosicchiarvi la giacca o i pantaloni. Chiaramente, infilarsi le gallette in tasca è un’ottima idea se pensate di lanciare una linea di pantaloni pocketless. Temporeggiare è comunque sconsigliato: Il nastro che avvolge gli shika-senbei può risultare difficile da sciogliere e rimanere fermi equivale ad essere sopraffatti dall’affetto delle bestiole.
Il segreto è tenersi fuori dalla calca. Acquistate le gallette e cercare un esemplare isolato, così da poter instaurare un rapporto educato ed appagante con qualche messaggero divino.
In fondo, siete sempre i loro umili ospiti.