
26 Nov 7 parchi famosi di Mosca
Nonostante il traffico, la frenesia, il cemento e le sue dimensioni Mosca è una città verdissima. Parchi, foreste urbane, giardini, piccole oasi di tranquillità e relax in cui trovare riparo dal caos della capitale. Alcuni sono famosi in tutto il mondo altri meno, ma una cosa li accomuna tutti. La grande cura. Non un filo d’erba fuori posto, non una foglia di troppo su un vialetto, aiuole curate, ovunque vedrete giardinieri e spazzini all’opera.
Ne ho selezionati 7 da presentarvi. Buona lettura!
LosinyOstrov
Uno dei più antichi parchi del Paese si affaccia proprio sulla città tanto che è possibile raggiungerlo con la metropolitana. LosinyOstrov e situato sull’Isola di Elk e si estende lungo la regione di Mosca. Le sue dimensioni ne fanno la terza foresta «urbana» più grande del mondo. Un parco bellissimo dove si possono fare tante attività ed escursioni tra cui quelle per ammirare le alci che si trovano nella Biostazione degli alci. Il parco è raggiungibile con diverse linee di autobus: 778; 265; 40; 122; 140 oppure con un taxi.
Gorkij Park
Forse è il parco più famoso di Mosca. Sarà anche grazie alla canzone degli Scorpions Wind of Change?!
E’ un vero e proprio polmone verde in pieno centro sulle rive della Moscova. Progettato nel 1928 per essere un luogo dedicato alla cultura ed infatti ancora oggi ospita numerosi appuntamenti dedicati alla cultura, allo sport ed alla vita all’aria aperta. Un parco voluto dai cittadini che parteciparono attivamente non solo alla progettazione ma anche alla sua costruzione fisica. Quando fu inaugurato 100.000 visitatori erano presenti all’evento. Nemmeno durante la guerra smise di essere utilizzato e i lavori di ammodernamento continuano tutt’oggi. Nel 2011 è stato oggetto di un restauro che lo ha reso una vera leggenda di Mosca. In tutto il parco il Wi-Fi è gratuito, perciò non è insolito vedere persone che lavorano al Pc sotto gli alberi in estate. Gorkij Park è pensato per rendere la vita dei moscoviti (e dei turisti!) migliore. Il sito del parco è bellissimo (qui trovate il link) e contiene una miriade di informazioni e la possibilità di scaricare un audio guida per la visita del parco.
Museon
Un parco-museo all’aperto che custodisce sculture di epoca sovietica e del periodo del realismo sociale. Opere di artisti d’avanguardia russi e artisti contemporanei in pietra, bronzo, legno e altri materiali. Viene chiamato anche il “cimitero” delle statue dei leader sovietici smantellate agli inizi degli anni ’90. Ritroverete Stalin e Feliks Dzerzhinskij. Ma ci sono anche statue ispirate alle favole russe!
VDNKh
L’enorme parco compie quest’anno il suo ottantesimo compleanno. Quando fu costruito nel 1939 era dedicato all’Esposizione Agricola di tutta la Russia. Krusciov ne fece un parco per commemorare le conquiste economiche, scientifiche e tecnologiche del Paese. Amato dai cittadini e dai visitatori di tutto i mondo è diventato una delle principali attrazioni di Mosca. E’ un importante esempio di architettura sovietica che combina modernismo con elementi avanguardisti. Sul suo vasto territorio sono tantissime le cose da fare e da vedere. Decine di padiglioni, fontane, stagni, bar e ristoranti. Non basterebbe un’intera giornata per riuscire a vedere tutto. Uno degli spazi espositivi più interessanti è il Padiglione n. 34, “Kosmos”(Spazio). In origine ospitava macchinari agricoli di tutti i tipi. Oggi ospita il Centro Spaziale e dell’Aviazione con numerosi esemplari del mondo dell’aviazione e dell’ingegneria spaziale. Le fontane sono suoi simboli, la “Fontana dei Popoli”, la “Fontana dell’amicizia”, “il Fiore di Pietra”. Quest’ultima è stata la prima fontana con musica e luci al mondo. E’ ispirata ai racconti dello scrittore Pavel Bazhov, che ha basato le sue storie sulle favole dei minatori dei monti Urali. Appena usciti dalla stazione della metropolitana VDNKh ci si imbatte nel Monumento ai Conquistatori dello Spazio. Eretto nel 1964 per celebrare le conquiste spaziali del popolo sovietico. E’ in lega di titanio, materiale usato nella costruzione di parti delle navicelle spaziali perché altamente resistente alla corrosione ed è alto 110 mt. Trovarsi al di sotto è impressionante! Un lungo viale con i busti dei cosmonauti, la leggenda Gagarin su tutti ovviamente, conduce all’obelisco e al museo dedicato ai cosmonauti, che consiglio a tutti di visitare e fermatevi al bookshop perchè potreste trovare diversi souvenir interessanti da portare agli amici. Poco oltre il museo si trova il monumentale ingresso al parco. In cima ad esso spiccano le grandi figure dorate di due contadini. Dal piazzale di fronte all’ingresso è possibile vedere l’enorme statua dell’Operaio e la Kolkhoziana. Lei regge in mano la falce, lui il martello. Insieme simbolo dell’unione tra operai e contadini dell’Urss. Eseguita da Vera Muchina per l’Expo 1937 tenutasi a Parigi, dove fronteggiava il monumento nazista. Una specie di premonizione del futuro scontro! L’operaio e la kolkhoziana dovevano rappresentare lo Stato socialista emergere vittorioso sul resto del mondo. Al termine dell’Expo, la statua tornò a Mosca e dopo varie peregrinazioni giunse all’ingresso principale del VDNKh. Divenne l’emblema degli studios cinematografici della Mosfilm.
Stagni del Patriarca
“Nell’ora di un caldo tramonto primaverile apparvero presso gli stagni Patriaršie due cittadini […] Giunti all’ombra dei tigli che cominciavano allora a verdeggiare, gli scrittori (i due cittadini di cui sopra, ndr) si precipitarono per prima cosa verso un chiosco dipinto a colori vivaci, che portava la scritta “Birra e bibite”. Ma conviene rilevare la prima stranezza di quella spaventosa serata di maggio. Non solo presso il chiosco, ma in tutto il viale parallelo alla via Malaja Bronnaja, non c’era anima viva. In un’ora in cui sembrava che non si avesse più la forza di respirare, quando il sole, che aveva arroventato Mosca, sprofondava oltre il viale Sadovoe in una secca bruma, nessuno era venuto sotto l’ombra dei tigli, nessuno sedeva su una panchina, deserto era il viale.”
Allora… parliamoci chiaro! Se come me siete innamorati de “Il Maestro e Margherita” questo piccolo parco deve essere una tappa obbligata nella vostra visita a Mosca. E se non siete mai stati a Mosca e avete letto questo libro non so come facciate a non esserci ancora andati! E se non avete mai letto il Maestro e Margherita.. leggetelo così vi viene voglia di andarci. Agli Stagni del Patriarca (Patriaršie prudy), comincia l’avventura moscovita di una compagnia un pò bislacca: il Maestro di Magia Nera Woland (il Diavolo in persona), lo strambo Korovev con il suo completo a quadretti e gli occhiali rotti e il gatto Behemot (i fedeli demoni che lo accompagnano). E’ un delizioso parco cittadino con al centro un laghetto e circondato da edifici residenziali. Non lontano, la vivace Via Sadovaja. Tutto il quartiere che lo circonda è un’elegante zona, in cui si incontrano diversi luoghi celebri del romanzo. Ad esempio all’interno del giardino Akvarium si trova adesso il teatro Massovet che ai tempi del romanzo era la sede del MASSOLIT o Griboedov, il luogo dove si incontravano gli scrittori sovietici nel romanzo.
Parco Kolomenskoe
Parco molto apprezzato dai moscoviti, situato sulla strada che conduce a Kolomna, piccola cittadina a un centinaio di km da Mosca. Un’area ricca di spazi verdi e di interessanti opere architettoniche sia in pietra che in legno: la casa dove visse Pietro il Grande durante la costruzione del forte di Novodvinsk e delle prime navi da guerra russe; la Chiesa dell’Ascensione; La chiesa di San Giorgio il vittorioso; il magnifico palazzo dello zar Alessio I, utilizzato come palazzina di caccia. Ma oltre alle interessanti costruzioni si può godere di splendide viste panoramiche ed aree verdi per il relax come il Giardino dell’Ascensione dove crescono più di 900 meli di varietà diverse.
Parco Zaryadye
Il nuovissimo parco inaugurato solo da un paio d’anni, è il nuovo cuore verde a due passi dalla Piazza Rossa. Il parco riproduce quattro zone climatiche del Paese: la tundra, la steppa, le zone acquitrinose e i boschi con piante che provengono da tutte le regioni della Russia. Una simbiosi di natura e tecnologia. I padiglioni per le esposizioni temporanee, gli anfiteatri e la sala concerti si integrano con il paesaggio naturale pur restandone chiaramente distinti. Da ogni angolo del parco è possibile godere di scorci suggestivi sulla città. Ci sono due anfiteatri che ospitano concerti, proiezioni di film e laboratori di danza quello grande può contenere fino a 1.500 spettatori, il piccolo fino a 400 spettatori. La grotta di ghiaccio riproduce le misteriose grotte settentrionali e offre la possibilità di avvicinarsi a questo mondo affascinante anche se non si è uno specialista. All’interno del parco si trova il Centro gastronomico “Zaryadie”, un moderno mercato alimentare, dove, in otto diversi ristoranti si preparano piatti secondo le ricette della cucina delle regioni russe. Ogni ristorante ha un proprio design e specialità. Ostriche selvatiche e ricci del Mar del Giappone allo “Champagne bar”. Bistecche e tagli selezionati da Voronezh, Bryansk e Kazan da “Meat Meat”. Frutti di mare e pesce dell’Estremo Oriente e delle acque del nord da “ShrimpsCrabsLangoustines”. Tutte le varietà di zuppe da “Soupstation”. E ancora polli, manzo e agnello su spiedini, oche, anatre, quaglie. Il ristorante “Sawing”, produce e vende più di 10.000 gnocchi al giorno e tutta una varietà di piatti di pasta. E per dessert, torte, bignè, pasticcini “Al Samovar”. All’angolo take away “Eat and Walk” si possono acquistare sostanziosi panini croccanti in 15 varianti.
Capite perché il parco è in gara per i prestigiosi World Travel Awards, gli Oscar del Turismo.
I pittoreschi Stagni di Novodevichij affaciati sull’omonimo monastero che si riflette nelle acque della Moscova; i Giardini dell’Hermitage con musica, balli e buoni cocktail; i Giardini Bauman dedicati alle attività sportive e ricreative; Aptekarskij ogorod il più antico orto botanico russo, voluto da Pietro il Grande.
La lista dei parchi di Mosca è lunghissima e non si può parlare di tutti. Ma credo che già questi siano sufficienti per trovare riparo nel verde dal caos di una delle più grandi città del mondo.
Ecco qui un viaggio per iniziare a scoprire questa città.