Bajkal..il lago che ti cambia!

A tutti i viaggiatori , zingari, nomadi… in questo momento in cui viaggiare è impossibile possiamo e dobbiamo continuare a farlo virtualmente. Perché viaggiare significa ampliare i propri orizzonti, incamerare esperienze, emozioni, gustare la diversità. E mi sembra un ottimo modo per far passare i lunghi giorni della quarantena!

E allora io vi porto in un luogo remoto, sulle rive del lago Bajkal. Pur essendo diventato (ahimè!) una meta turistica super gettonata, conserva ancora angoli incontaminati e dove si può fare un turismo più raccolto e rispettoso della meravigliosa natura di questo lago. Perché il lago Bajkal, non è solo bello, è un luogo mistico, un tempio in cui natura e uomo hanno saputo creare qualcosa di straordinario, una cooperazione feconda. E solo conoscendolo capiremo cosa non possiamo permetterci di perdere, come entrare in questa realtà in maniera rispettosa, in punta di piedi.

Quando si parla di Bajkal probabilmente la prima cosa che vi verrà in mente sarà: Siberia= freddo, ghiaccio, neve, taiga, pianure sconfinate di niente.

In realtà questo lago è affascinante per tanti motivi. E’ il lago più profondo, è un gigante vetusto – 25 milioni di anni. Le sue dimensioni sono impressionanti: 636 km di lunghezza, un’area grande circa come il Belgio. Profondità massime di 1600 mt e una trasparenza dell’acqua che permette di vedere fino a 40 mt sotto la superficie.

In particolare voglio portarvi su un piccolo arcipelago vicino alla penisola di Sviatoj Nos, all’incirca al centro del bacino. Sulle coste rocciose delle isole Ushkani vivono le simpatiche, soffici foche del Bajkal, rari esemplari di foche d’acqua dolce. Questo mammifero vive su queste rive da più di ventimila anni. Come ci siano arrivate non si sa, le loro parenti più strette vivono nell’Artico, probabilmente esistevano vie di comunicazione tra il lago e l’Artico. Sono esemplari particolarmente longevi, possono vivere fino a 50 anni. Pur vivendo prevalentemente in acqua (possono restare sommerse fino a 40 min) non sono nuotatrici fantastiche – sarà che sono un po’ cicciottelle! Con le pinne rompono lo spesso strato di ghiaccio del Bajkal. I loro occhi nerissimi hanno una profondità infinita che pare richiamare quella del lago in cui vivono.

 

Ma le foche non sono l’unica meraviglia naturale che offrono. Le terre sono ricoperte da foreste di larici, cespugli di rododendro, betulle, cavoli marini, e licheni sulle rocce.

 

Le specie di piante e animali endemiche in questo bacino sono migliaia e si continua a scoprirne. Il Bajkal è molto più di un lago. E’ un concentrato di natura, potenza, poesia, leggende. Meta per turisti, avventurieri e amanti della natura.

 

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