Il Dog sledding. Una tradizione millenaria!

La vita nell’artico è una faticaccia. Vivere nella meravigliosa natura artica ha il suo fascino, ma è durissimo. Forse qui più che altrove il cane ha da sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita dell’uomo. Una cooperazione millenaria in tanti settori,  dal trasporto delle merci alla caccia e pastorizia, che ritroviamo in tutte le regioni artiche e sub artiche.

Tracce dei primi insediamenti umani nell’Alto Artico si trovano in Russia, sull’isola di Zhokhov, una minuscola isoletta facente parte dell’arcipelago delle Isole della nuova Siberia, sperduta tra il Mare di Laptev e il Mare della Siberia orientale. Dai manufatti ritrovati nel permafrost gli scienziati hanno dedotto che già circa 9.000 anni fa quest’area era abitata dall’uomo. Inoltre, studi recenti hanno dimostrato che su questa isola esisteva una razza di cane addomesticata. Condivideva molti tratti genetici con l’odierno siberian husky, con l’alaskan malamute e con il cane da slitta della Groenlandia.

Tuttavia la storia della collaborazione uomo-cane potrebbe essere molto più antica. L’addomesticamento del cane potrebbe essere avvenuto in Siberia più di 23.000 anni fa. Da qui uomini e cani si sono dispersi verso le Americhe e in tutto il mondo. Lo studio “Dog domestication and the dual dispersal of people and dogs into the Americas” conferma che i primi esseri umani arrivarono in America più di 15.000 anni fa ed erano già accompagnati dai cani.

Il maestoso vulcano Koryaksky in Kamchatka

La slitta trainata da cani è uno degli esempi più proficui di collaborazione tra uomo e cane. Resti di cani e slitte risalenti a 33.000 anni fa sono stati ritrovati in Siberia, ma in questo caso non è chiaro se i cani fossero già stati addomesticati per questo scopo. Ciò che è certo invece è che i moderni cani da slitta discendono da cani siberiani che 9500 anni fa sono stati addestrati a trainare slitte. Inizialmente pochi cani venivano utilizzati per trainare piccoli carichi di cibo e scorte, per poter provvedere alle necessità di sopravvivenza delle comunità. Erano considerati un po’ dei “tutto fare”: cacciavano, facevano la guardia e conducevano le greggi, trasportavano carichi. Poi i compiti sono stati suddivisi e così si sono differenziate varie tipologie di cani nordici: da caccia, da guardia, da pastore e da slitta.

Col tempo divenne sempre più chiaro come l’utilizzo dei cani da slitta durante l’inverno artico fosse bene prezioso. Crebbe il numero di cani utilizzati per il traino e gli scopi. I soldati dell’esercito franco-canadese preferirono i cani ai cavalli durante la Guerra dei Sette Anni. Gli avventurieri polari se ne avvalsero durante le loro spedizioni come ad esempio Roald Amundsen, l’esploratore norvegese. Ancora oggi vengono usati dalle comunità rurali artiche. Ma ci sono anche famose corse sportive come l’Iditarod Trail Sled Dog che si corre in Alaska.

Le principali razze di cani usati per il dog sledding

I cani da slitta sono stati accuratamente selezionati per offrire le caratteristiche più adatte alla corsa sulla neve. Hanno una struttura solida, orecchie piccole e occhi a mandorla per proteggersi dal vento del Nord. La pelliccia è folta e ben isolata. Sono resistenti e hanno grandi abilità comunicative.

I Samoiedo sono originari delle fredde lande siberiane erano addestrati non solo per il traino delle slitte ma anche per la guardia alle mandrie di renne e la caccia. Hanno un mantello candido come la neve e soffice e la conformazione del muso ricorda un sorriso. Nel rigido clima siberiano il loro calore contribuiva a scaldare gli esseri umani che dormivano con loro.

I Siberian Huskies sono cani bellissimi, forti e dagli occhi magnetici che possono andare dal color ambra all’azzurro ghiaccio. Anche lui come il Samoiedo è originario della Siberia. Qui la popolazione eschimese dei ciukci li utilizzava per le battute di caccia. Dalla Chukotka è stato introdotto prima in Alaska e poi nel resto del mondo all’inizio del XX secolo. Fa parte della categoria “Spitz” che racchiude le razze nordiche. Anche se è robusto e muscoloso è agile ed elegante. E’ un cane vivace ed affettuoso ma può essere piuttosto cocciuto e possiede un forte istinto da cacciatore. Per questo non è semplice addestrarlo. Abituato a vivere in branco è necessario che non percepisca mai di essere il capobranco e impari a rispettare e proteggere i proprietari. Questi cani sono diventati molto famosi perché nel 1925 è stata organizzata una staffetta di slitte per portare farmaci anti- difterici a Nome (Alaska). Anche durante la Seconda Guerra Mondiale sono stati utilizzati Siberian Huskies per le missioni di soccorso.

L’Alaskan Malamute è un discendente diretto del lupo artico. La sua origine è anch’essa siberiana ma fu selezionato e allevato nella regione del Kotzebue River da una popolazione Inuit da cui prende il nome, i Mahlemuts. E’ un cane potente, vigoroso e muscoloso con il pelo folto ma ruvido e corto con un fitto sottopelo. Ha un carattere affettuoso e amichevole con una spiccata capacità decisionale e un forte senso dell’orientamento. Deve identificare un capobranco. Veniva utilizzato per trasportare carichi pesanti su lunghe distanze.

Il cane della Groenlandia è un cane antico e anche lui abituato a trainare slitte. Veniva infatti usato per il trasporto di carichi per lunghi tragitti e in condizioni estreme ma non solo… veniva utilizzato anche nella caccia all’orso e alla renna e anche per la guardia e la difesa. Nella loro storia recente hanno fatto parte delle spedizioni polari e furono utilizzati anche dalle ferrovie svizzere. Ha superato una durissima selezione naturale che lo ha reso una razza sana e robusta. E’ un cane volenteroso e instancabile, audace e con una grande forza mentale, per lui il lavoro è sacro. E’ inoltre un cacciatore formidabile.

Il Chinook è un cane rarissimo. E’ un incrocio di varie razze (cani eschimesi canadesi, cani da pastore belgi e cani da pastore tedeschi) che hanno dato vita a un cane da slitta molto efficiente. E’ una razza giovanissima nata negli anni ’70 e che ha rischiato di estinguersi in fretta perché erano rimasti solo 11 esemplari nel 1981. E’ un cane energico e adatto alle corse con un corpo forte e muscoloso. Alto, con orecchie grandi e occhi scuri e una pelliccia fulva.

L’equipaggio della slitta con i cani

I guidatori delle slitte con i cani sono chiamati musher.  Il termine deriva dall’inglese “mush”, un adattamento dell’espressione franco-canadese “marche” e inizialmente era il comando con il quale il conducente spronava i cani a partire anche se oggi questo comando non si usa più. Il musher è un vero e proprio conducente, sta in piedi sui pattini della slitta e comanda il team dei cani con appositi comandi vocali. Inoltre sono loro che accudiscono i cani e li allenano. Nelle terre del Grande Nord il trasporto con la slitta con i cani assumeva connotazioni al limite dell’umano. Tra i più famosi musher figurano  Scotty Allan che ispirò Il richiamo della foresta e Leonhard Seppala che nel 1925 partecipò alla staffetta anti-difterite di Nome.

Le squadre di cani possono avere varie formazioni. Le mute sono formate da un cane leader dotato di un’intelligenza superiore e spirito di iniziativa, gli swing-dog che sono posizionati subito dietro al leader e li aiutano nel condurre la slitta. I team-dog in mezzo al gruppo si occupano della velocità, e i wheel-dog, solitamente i più forti e sono quelli che portano il peso della slitta. Questi cani possono essere posizionati in tandem (più comune in Europa, Siberia e Alaska) o a “ventaglio” (Groenlandia e Nunavut canadese.

Come funzionano le escursioni

Di solito nelle escursioni su una slitta viaggiano due persone, una guida e un passeggero che possono scambiarsi i ruoli durante l’escursione. Le guide del safari vi insegneranno i segnali e come dovrete comportarvi.

E’ molto importante fare attenzione all’abbigliamento. In linea di massima  optate per un abbigliamento tipo da sci. Intimo tecnico, maglia pesante e tuta da sci, guanti pesanti, sciarpa e berretto. Sono utili anche degli occhiali da sole se l’escursione si svolge in giornate soleggiate.

Libri consigliati

La penna di Jack London ha descritto con parole attente e toccanti la mitica figura dei cani da slitta utilizzati all’epoca della corsa all’oro, nei suoi due romanzi più suggestivi: Il richiamo della foresta e Zanna Bianca.

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