
15 Dic Asia Centrale: Un consiglio di lettura
Rocambolesche avventure compiute in giro per tutta l’Asia Centrale, raccontate con uno stile coinvolgente e un amore appassionato per luoghi che fin dall’infanzia hanno esercitato sul giornalista un fascino magnetico. Di quelli che non ti spieghi, luoghi in cui “ci si incastra per essere costantemente perseguitati dal desiderio di essere altrove”. Eppure poi non puoi far altro che tornare ancora e ancora. Descrive con uno stile coinvolgente i tanti contrasti di queste terre: le anime belle delle persone e i poliziotti corrotti, le strade polverose e i dolci paesaggi, la storia grandiosa delle città lungo la Via della Seta e quella legata all’Unione Sovietica. I fasti della prima sopravvivono nei nomi e nella magia che evocano: Samarcanda, Bukhara, Khiva, Moynaq, Amur Darya, Pamir, Song Kol; negli antichi caravanserragli e nei bazar, luoghi purtroppo spesso ridotti a cartoline da Instagram. Le tracce dell’Unione Sovietica resistono caparbie nei palazzi in stile brutalista fatti di cemento e acciaio, nelle statue di Lenin, nella desolazione del Lago d’Aral, nella lingua russa ancora diffusissima. Su tutto aleggia la nostalgia. Non solo quella che si vive lì ma anche quella che ti prende una volta tornato e che ti spinge a voler partire di nuovo per tornare là tra quella desolazione e decadenza, ma dove sei stato così bene. Un libro da cui consiglio di partire.