VIA ARBAT MOSCA

E’ difficile capire un Paese come la Russia se non si conosce la sua storia! E non intendo solo quella moderna e contemporanea, ma anche quella più antica.. molto più antica. Voglio cercare di spiegarvelo ancora una volta con le parole di un viaggiatore francese del XIX secolo, il marchese De Custine: «Questo amalgamarsi mostruoso di minuzie bizantine e di ferocità dell’orda, questa lotta tra cerimoniale da Basso Impero e selvagge virtù asiatiche generarono lo Stato portentoso che oggi si para di fronte all’Europa, e del quale essa avvertirà, forse domani, l’influenza senza poterne comprendere i meccanismi». (La Russie en 1839).

La storia ha forgiato cultura, tradizioni, lingua, pensiero, arte. Ci soffermiamo raramente a pensare all’origine delle parole per carpirne i segreti antichi, la storia che vogliono raccontare. L’arte, le tradizioni ad esempio sono più eloquenti rispetto al loro passato. Eppure se prestiamo attenzione anche loro hanno una storia da raccontare. Nel russo ad esempio i prestiti linguistici dagli idiomi orientali ci parlano del fiume mongolo che si riversò sui Principati della Rus’ e ci fanno capire dove l’impatto dei Tatari fu più forte: commercio, trasporti, abbigliamento e sistema abitativo. Ancora oggi nel cuore della capitale si può passeggiare lungo l’Arbat che prende il nome dall’arabo Ribat, locanda e cambio dei cavalli. 

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