
19 Dic La più grande spedizione al femminile in ANTARTIDE: 76 scienziate per studiare il cambiamento climatico mondiale
Mastro Patagonico ha appreso con estremo piacere che l’Antartide e lo studio sui cambiamenti climatici non sono più solo “roba da uomini”.
Il 2 dicembre è partita da Ushuaia, Terra del fuoco, in Argentina, una nave con un equipaggio tutto al femminile, composto da 76 donne di scienza.
Astronome, matematiche, dottoresse in scienze della comunicazione ed in scienze sociali, ingegnere, fisiche, informatiche, specialiste dell’Antartide e del Polo Artico, biologhe, che dopo aver superato brillantemente una apposita selezione, sono salpate insieme verso l’estremo “Sur” del pianeta: la più grande spedizione al femminile con destinazione l’Antartide.
Ma perché proprio l’Antartide? Perché rappresenta “il canarino nella miniera”: è una delle due regioni al mondo in cui si stanno sperimentando gli impatti più rapidi dati dal riscaldamento globale.
Il viaggio in Antartide, 20 giorni, ha avuto come obbiettivo la promozione delle donne nella scienza, e l’impellente urgenza di affrontare un tema sempre più pressante come l’impatto del cambiamento climatico sulla terra.
L’accostamento non è casuale. Secondo l’Unesco, le ricercatrici nel mondo sono solo il 28 per cento del totale e ai vertici sono rappresentate da percentuali imbarazzanti. Senza parlare dell’Italia…
Mi chiedo perché tenere lontane da studi ed esperimenti così importanti, da cui dipende il futuro dell’intera umanità, donne talentuose, preparate ed intelligenti?
Le donne peraltro sono più sensibili, empatiche e collaborative degli uomini; l’eguaglianza tra i sessi vuol dire progresso per la civiltà tutta. E’ noto ai più che le aziende con una presenza maggiore di donne leader sono più performanti, e che i paesi con eguaglianza di genere hanno una crescita economica più fluida e stabile. Di tutto questo ne ha assoluta certezza l’artefice dell’ambizioso progetto, l’Homeward Bound, un programma australiano di strategie e leadership in ambito scientifico che mira a ridurre lo squilibrio di genere in questo settore.
In nome della scienza e della parità di sesso, le ideatrici dell’interessante iniziativa sono l’ecologa marina Jessica Melbourne-Thomas, e l’imprenditrice Fabian Dattner. Durante il viaggio le partecipanti hanno seguito numerosi corsi tenuti da esperte, tra tutti spicca un corso finalizzato ad accrescere la capacità di leadership femminile.
L’Homeward Bound ci assicura che questo non sarà un esperimento isolato. Saranno selezionate altre scienziate per ripetere, nel 2018, l’esperienza del viaggio in Antartide.
Chissà, nel 2018 potrebbe esserci una scienziata italiana nell’equipaggio prescelto. Mastro Patagonico naturalmente fa il tifo per quelle donne dotate di capacità ed ingegno che riusciranno a cimentarsi nelle selezioni.
E se NON siete uomini e donne di scienza, ma non volete rinunciare a vivere una avventura in Antartide, formativa, unica e indimenticabile, il Mastro Patagonico mette a disposizione la sua passione e la sua esperienza per realizzare il vostro sogno.