IL SAREE

Hai mai pensato a una di queste domande …

Cos’è un saree?
Da quanto tempo le persone indossano i saree?
In quanti modi si può avvolgere un saree?
E che differenza c’è tra sari e saree?

Il ricco patrimonio culturale dell’India non si riflette solo nelle sue tradizioni, ma anche nei suoi tessuti. I tessuti indiani sono famosi in tutto il mondo e ampiamente conosciuti per la loro artigianalità, i colori vivaci e i disegni intricati.

Di tutti i tessuti disponibili oggigiorno, i più amati sono la seta Chanderi e Banarasi. Entrambi i tessuti hanno una storia unica e affascinano gli appassionati di moda e gli stilisti.

E così il saree, l’abito tradizionale indiano che le donne indossano quotidianamente dall’antichità, è parte integrante della cultura indiana da secoli ed evolve con il progresso culturale ma non tramonta, rappresentando grazia, eleganza e tradizione. Nel corso degli anni, l’arte della tessitura e del drappeggio dei saree si è evoluta, riflettendo la ricca tradizione indiana e la diversità culturale delle sue regioni.

Nonostante le tendenze della moda moderna, gli abiti tradizionali continuano a occupare un posto speciale nel cuore delle donne indiane e stanno avendo un impatto significativo sulla moda globale.

Le origini dei saree possono essere fatte risalire alla civiltà della valle dell’Indo (civiltà mesopotamica), intorno al 2800-1800 a.C. Questo antico abito nel corso dei secoli ha subito l’influenza di varie dinastie, regioni e culture. Il fascino senza tempo dei saree risiede nella loro capacità di fondere tradizione ed eleganza, rendendoli adatti a ogni occasione.

La parola saree nell’India antica deriva dal sanscrito con il termine śāṭī    शाटी  e significa “striscia di stoffa” nella lingua pali sāḍī  साडी, che si è evoluta in saree in Hindi e sāṛī nelle lingua anglo-indiana contemporanea.

La parola Sattika è citata come descrizione dell’abbigliamento femminile nell’antica India nella letteratura sanscrita e buddista chiamata Jatakas. Quest’ultimo nome potrebbe essere l’equivalente del moderno sari.

“Per le donne indiane, e per alcuni uomini, che si avvolgono in seta, cotone o lino da millenni, queste fasce di tessuto sono più di semplici indumenti. Sono simboli di orgoglio nazionale, ambasciatori di design e artigianato tradizionali e un esempio lampante delle ricche differenze nei 29 stati dell’India.”
National Geographic

Storicamente, i saree non erano solo una questione di moda, ma indicavano anche lo status sociale di una donna. Ad esempio, i saree di seta di regioni come il Tamil Nadu e il Kanjeevaram erano spesso adornati con fili d’oro, a indicare opulenza e alto rango sociale.

I persiani furono i primi a introdurre l’arte del ricamo in India. Inoltre, dall’Asia centrale, le orde tribali in migrazione portarono lo stile di indossare giacche e cappotti larghi di varie forme nei deserti di Rajputana e nelle pianure del Punjab e del Gange. Prendendo spunto da questi, le donne in India iniziarono a indossare una giacca corta cucita per coprire i loro torsi superiori. Tali giacche sono mostrate in molte sculture di questo periodo a Mathura e nelle caverne di Ajanta.

Col tempo questa giacca divenne più compatta e aderente al seno nel caso delle donne che indossavano il saree e più lunghe, più fluide nel caso delle donne che indossavano il kurta.

kurta

La camicetta più corta e aderente ha preso il nome di choli.

Sant Dnyaneshwar (1275-96 d.C.) – famoso poeta, filosofo e yogi indiano –  scrisse le parole “chandanachi choli” nelle sue composizioni dimostrando che il choli era già conosciuto nei primi anni di questo millennio.

Nel tempo, i saree hanno trasceso i confini sociali, diventando un capo amato in tutte le fasce demografiche. Ancora oggi, i saree tradizionali sono amati cimeli di famiglia, tramandati di generazione in generazione.

Uno dei centri più antichi di produzione è VARANASI (Benares) e i saree Banarasisono uno degli abiti etnici più ricercati in India, questi abiti vengono spesso tramandati di generazione in generazione per la loro bellezza senza tempo e la loro durevolezza. I disegni intricati e la ricca consistenza del tessuto li rendono un must-have per il guardaroba di ogni donna.

La seta Banarasi è profondamente radicata nella tradizione indiana e il suo significato culturale la rende parte integrante del patrimonio culturale.  Abili artigiani trascorrono giorni, a volte settimane, a tessere a mano ogni sari, rendendolo una vera e propria opera d’arte. Sono in seta pregiata, tessuti utilizzando una speciale tecnica di tessitura che prevede l’uso di fili d’oro o d’argento. I disegni del saree sono creati utilizzando un telaio a mano e ogni telo richiede settimane o addirittura mesi per essere completato, non solo comprendono una vasta gamma di colori, ma sono anche ricchi di ricami e disegni. La tecnica di tessitura è così intricata che il disegno del saree è visibile su entrambi i lati del tessuto. Il Banarasi dovrebbe essere lavato a secco e conservato in un panno di mussola, in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce del sole. Sebbene il tessuto di mussola sia permeabile all’aria, l’umidità che potrebbe danneggiare il saree viene tenuta fuori.

Ci sono numerose tecniche di tessitura del Saree, il tanchoi è famoso per i piccoli e intricati motivi che crea. Questo meticoloso lavoro artigianale prevede un ordito singolo o doppio e più (da due a cinque) trame colorate, spesso delle stesse tonalità o di tonalità molto simili. La qualità più importante della tessitura tanchoi è l’assenza di lunghi e larghi galleggianti sul retro del tessuto, anche nei disegni più complessi.

Sebbene il tanchoi sia strettamente collegato a Banaras e alla sua antica tradizione di tessitura della seta, le sue radici possono essere fatte risalire alla Cina. La credenza più diffusa è che questa affascinante tecnica di tessitura sia arrivata in India tramite i commercianti Parsi che percorrevano la famosa via della seta. La produzione di saree tanchoi è continuata fino agli anni ’40-’50 a Bombay e i motivi erano ispirati ai disegni cinesi, che includevano motivi floreali e faunistici. Fu più o meno nello stesso periodo che i tessitori di Banaras impararono la tessitura tanchoi e iniziarono a produrre il tessuto con intricati disegni Banarasi e opulenti fili zari. La versione più popolare di tanchoi che vediamo oggi include principalmente motivi paisley, ispirati ai Jamawars del Kashmir. Flora e fauna sono alcuni altri motivi comuni che vengono tessuti nei sari Banarasi Tanchoi.

Altra tipologia di Saree sono i Banarasi Rangkat una magnifica miscela di seta Banarasi e intricata tessitura Rangkat. Questi saree sono adornati con fili di seta colorati che sono intrecciati in elaborati motivi per rappresentare i tradizionali motivi indiani. Sono anche impreziositi da squisiti lavori zari e sono molto apprezzati per matrimoni ed eventi formali, simboleggiando lusso e patrimonio culturale. Abili artigiani realizzano questi sari, che sono capolavori senza tempo e che riflettono l’opulenza della tradizione tessile indiana. Ogni artista artigiano ha il suo compito: uno tesse il filo, l’altro tinge la seta e l’artista successivo si prender cura del fascio di seta. Innanzitutto, il disegno viene realizzato su carta millimetrata che viene poi utilizzata per tessere il disegno nel tessuto. Una volta fatto questo, gli artisti vanno a decidere la combinazione di colori e i fili. Le quattro varietà più diffuse di seta Banarasi disponibili oggigiorno includono organza, Shattir, Katan e Georgette.

Mentre il tessuto Chanderi è ampiamente conosciuto tra le persone per via della sua regalità. Il tessuto Chanderi è leggero e ha una trasparenza lucida, grazie alla miscela di seta e cotone, utilizzata per realizzare il tessuto. Gli abiti realizzati con il tessuto Chanderi sembrano essere i migliori per le stagioni calde. La leggenda su questo tessuto risale al cugino di Lord Krishna, Shishupal, ed è presente fin dal periodo vedico. Il tessuto è diventato popolare al tempo dei Moghul ed era molto richiesto. L’evoluzione del tessuto Chanderi è iniziata quando i tessitori hanno sostituito il filato a mano con il filato prodotto in fabbrica. In seguito, i tessitori si sono imbattuti nella seta giapponese e hanno sostituito i saree di cotone con la seta giapponese.

Oggigiorno, le donne continuano ad acquistare con grande entusiasmo il sari, specialmente per le feste e le nozze.

CONSIGLIO DI MASTRO SAREE
Entrare in un negozio di saree per acquistarlo per se stesse o la propria madre o sorella è un’esperienza unica, da provare durante un viaggio in India … l’importante è che vi armiate di tempo e pazienza.

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