
31 Ott Subacquea & Animali: la sexy-bomba dell’Oceano Atlantico
Forme sinuose. Corpo aggraziato, minuto e nervoso. Veste sempre colori brillanti. E passa il suo tempo galleggiando a pancia in su, cullata dalla onde. Ha vari soprannomi, tutti peperini: per esempio Blue Angel, o Blue Dragon.
Creaturina piuttosto sexy, no?
No, non è Megan Fox che si gode il relax al mare. E’ il Glaucus atlantico. Un nudibranco di 3 centimetri circa. Una lumaca, insomma. Una sexy-lumaca, direi.
All’aspetto piuttosto esuberante unisce un comportamento altrettanto esuberante. A cominciare dalle abitudini sessuali, da vera Ocean Star: ha sia organi riproduttivi maschili che femminili, è ermafrodita e quindi, a seconda del caso, si accoppia con maschietti o femminucce. Gestisce la tintarella come si conviene a una vera diva da spiaggia: vivendo sulla superficie oceanica, abbondantemente colpita dai raggi solari, si fa un baffo dei raggi UV grazie a una protezione legata alla sua pigmentazione.
Vi avverto: non gradisce le molestie. E, attenzione, questo aggeggino sexy vestito di blu, argento e nero dall’aspetto minuto sa difendersi davvero molto bene. Poiché si nutre della caravella portoghese (un velenosissimo celenterato, di dimensioni assai maggiori), e della Barchetta di San Pietro (anch’essa dotata di cellule urticanti), la nostra sexy-lumaca è in grado di immagazzinare e concentrare il loro veleno nel suo corpo. Non vi fate ammaliare dalle sue eleganti dita affusolate che giocano con l’acqua, non toccatele: il veleno si concentra lì, e con ogni probabilità finireste malconci all’ospedale.
Ma, tranquilli, non abbiate timore di questa creatura, perché certo non vi disturberà, tutta presa dal rilassarsi in acqua e sgranocchiare celenterati e idrozoi.
INFORMAZIONI
Dove: Isole Azzorre, Portogallo. Potete osservare il Glaucus atlantico mentre fate snorkeling o mentre si pastura per attirare verdesche e squali mako, oppure durante le gite in barca. Si muove lentamente, non pone pericoli.
Quando: nei mesi estivi.
Temperatura dell’acqua: generalmente compresa tra i 20 e i 24 gradi. Dunque per lo snorkeling si consiglia una muta leggera (se non l’avete, la mette a disposizione il diving), per le immersioni invece si consiglia una muta umida da 3 o 5mm, e solo se siete super-freddolosi, la semistagna. La visibilità tipica è molto buona, di solito decine e decine di metri.
Cosa si vede: alle Azzorre, oltre al Glaucus, il cui incontro è abbastanza fortuito, si incontrano cetacei di ogni genere (grampi, stenelle striate e maculate, tursiopi, delfini comuni) facendo snorkeling, anche in superficie, o apnea. Con il whale-watching, si spazia anche su capodogli, megattere balenottere comuni, zifi, globicefali, e praticamente tutte le specie di cetacei dell’Atlantico Centrale. In immersione, verdesche, squali mako, mobule, mante, ricciole, tonni, e altri grandi pelagici, oltre a cernie, trigoni e altre specie costiere.
Per chi: le Azzorre sono una meta eccezionale per tutti gli appassionati di mare, snorkeling, apnea e subacquei di tutti i livelli.
Con chi: Mastro Sommerso