
05 Mag Sex in the sea
Qui si parla sempre di immersioni, apnea, squali, cetacei… ma forse è ora di aggiungere un po’ di peperoncino.
E allora parliamo di sesso. Sesso in mare. Cioè quello praticato dalle creature marine. Roba veramente hot per gli standard dell’Homo sapiens: leggete un po’ le abitudini sessuali di una selezione di animali marini e poi mi direte se non è vero.
Polpi – E adesso arrangiati
Questo potrebbe essere il motto di alcune specie di polpo, il cui sperma è contenuto in un organo (detto ectotile, un arto modificato) che il maschio è in grado di lanciare verso la femmina: in pratica l’arto si stacca e nuota verso il polpo femmina, che poi, come dire, fa da sé…
Verdesche – Sesso adolescenziale e autoinseminazione
È la norma tra le verdesche. Infatti, le femmine adolescenti di squalo blu, non ancora sessualmente mature, si accoppiano tranquillamente con maschi adulti quando ne hanno l’occasione (già, perché la vita sociale di uno squalo d’alto mare può essere assai solitaria, quindi conviene approfittarne quando si può…) e conservano lo sperma in apposite sacche all’interno del loro corpo. Poi, mesi e mesi più tardi (anche 18-20 mesi), si autofecondano e danno alla luce dei vispi squalotti. Voi ne potrete vedere in abbondanza, di grandi e piccoli, maschi e femmine, immergendovi con loro nelle acque dei banchi pelagici al largo delle Azzorre (dove tra l’altro stiamo organizzando un bel gruppo per fine luglio).
Nudibranchi – Hard bisex
Alcuni ricercatori giapponesi hanno studiato approfonditamente le abitudini della Chromodoris reticulata, un nudibranchio ermafrodita (cioè sia maschio che femmina, in termini di organi riproduttivi) che popola le barriere coralline dell’Oceano Pacifico. I ricercatori hanno scoperto che, quando due di questi nudibranchi si accoppiano, ciascuno inserisce il proprio pene nella vagina dell’altro, cercando di inseminarlo. Quando infine si separano, i loro peni si staccano. E poi ricrescono. Wow.
Perciò, la prossima volta, quando vi imbatterete in una coppia di nudibranchi appoggiati su qualche scoglio corallino nelle Filippine e in Indonesia, guardate meglio cosa succede…
Seppie – Travestimento e inganno
Le seppie maschio più piccole e sfigate riescono ad assumere sembianze femminili durante l’accoppiamento. In questo modo ingannano gli altri maschi più grandi e attraenti e riescono ad avvicinare seppie femmina altrimenti irraggiungibili per loro. Una volta prossimi a una seppia femmina, estraggono una sorta di tentacolo-pene che contiene lo sperma e lo inseriscono di soppiatto sotto il mantello della femmina. E via.
Cavallucci marini – sedotti e abbandonati
Sono organismi delicati che è piuttosto facile vedere in taluni mari tropicali, ad esempio a Malapascua. E, guardandoli, non vi aspettereste certo di avere di fronte femmine così intraprendenti e focose: durante il corteggiamento, la femmina di cavalluccio marino nuota intorno al maschio e lo affascina con i suoi colori, poi lo acchiappa decisa con la coda e lo penetra (sic). La cosa va avanti finché lei non scarica alcune centinaia di uova nel marsupio di lui. Quindi, al termine di questo rapporto del tutto occasionale, lo lascia per sempre, abbandonando la prole con il futuro papà. Dopo qualche settimana di gravidanza, il maschio inizia ad avere le contrazioni e quindi partorisce un esercito di minuscoli cavallucci marini. Lo fa dal suo piccolo pene (sic). Se avesse la parola, sarebbe interessante intervistarlo.
Coralli – uova e sperma come se piovesse
È un fenomeno chiamato “spawning”: gli esemplari maschi e femmine rilasciano simultaneamente nell’acqua dell’oceano le uova e lo sperma che le feconda (alcune specie lo fanno in una sola notte dell’anno – celebre è lo “spawning” della Grande Barriera Corallina Australiana), generando le larve dei polipi corallini: una nuvola bianca che può rimanere sospesa anche per diversi mesi, per poi posarsi sulle scogliere subacquee e dare vita a nuovi coralli. Cresceranno lentamente, formando le fantastiche barriere che potete ammirare nelle immersioni pelagiche nel Mar Rosso egiziano e in quello sudanese, e in altri mari tropicali.
Pesci pagliaccio – Cambio sesso dopo il lutto
Tra i pesci pagliaccio che abitano l’anemone con la quale vivono in simbiosi, di solito spicca un’unica grande femmina. Poi si vedono vari maschi, più piccoli. Generalmente solo uno è sessualmente maturo, mentre gli altri sono acerbi pesciotti. Infatti i pesci pagliaccio sono ermafroditi sequenziali: nascono maschi e poi si trasformano in femmine. E quando la femmina della coppia di pesci pagliaccio muore, il maschio più grande cambia sesso e cresce di dimensione, mentre tra i restanti maschietti il più sviluppato viene promosso a maschio dominante, passando così rapidamente dall’adolescenza alla maturità sessuale e alla vita da adulta.
Delfini – Sesso nevrotico e aggressivo, ma con sorriso
Anni di ricerca sui delfini di Shark Bay, nell’Australia Occidentale hanno mostrano come questi cetacei vivano in una società aperta e complessa come quella delle nostre metropoli: gli individui attraversano periodi di omosessualità e di bisessualità, dove ci si accoppia e ci si lascia nevroticamente dopo un certo periodo di tempo, dove i legami sono complicati e generano forte stress negli animali, dove i giovani maschi talvolta arrivano ad aggredire le femmine.
Un’idea reale del comportamento di questi animali intelligenti e curiosi (dei quali abbiamo parlato anche con Umberto Pelizzari in una sua recente intervista rilasciata al nostro blog), molto lontana dagli stucchevoli stereotipi da film di serie B, potete farvela immergendovi con i grandi e abbondanti branchi di tursiopi, delfini comuni, stenelle e grampi che nuotano nelle limpide acque delle Azzorre.
Al di là degli aspetti che possono apparire curiosi e forse divertenti a noi Sapiens (ovviamente, “Sapiens” è un termine tanto per dire), è evidente come la biodiversità si rifletta anche sulle abitudini sessuali degli animali marini, che noi subacquei abbiamo il privilegio di osservare da vicino. E chissà, magari la prossima volta che passerete davanti ad un’anemone piena di pesci pagliaccio, o fluttuerete nel blu insieme alle verdesche, guarderete queste creature con occhi diversi.