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Ancora subacquei come hamburger: 8 consigli per evitarlo

Ennesimo incidente che coinvolge un subacqueo.
Che sia con le bombole o in apnea, ogni estate qualcuno si fa male o ci lascia la pelle. A volte è imperizia o imprudenza del subacqueo, spesso è ignoranza e noncuranza di chi conduce i natanti, come in quest’ultimo caso di Gallipoli.

In vita mia m’è capitato più volte di essere sfiorato dalle eliche.

Per non dire di quel giorno in cui un signore ha cercato di ormeggiare la sua barchetta in vetroresina alla mia boa di segnalazione mentre mi allenavo in apnea. Fu fantastico.
E molte volte delle imbarcazioni si sono avvicinate alla mia boetta di segnalazione “per capire cosa succede” (e parlo d’imbarcazioni con obbligo di patente nautica, i cui conducenti dovrebbero conoscere a menadito le regole di navigazione).
Come direbbe Roy Batty, il replicante Nexus 6 di Blade Runner, in tanti anni di acqua ” Io ne ho viste cose che voi umani…”

Così, informalmente, mi permetto allora di buttar giù qualche consiglio per minimizzare la probabilità di guai con imbarcazioni, surf e compagnia bella.

1) Segnalate sempre la vostra presenza con l’apposita boa o con un’imbarcazione e la relativa bandierina di segnalazione.

2) Mai dimenticare la boa per le segnalazioni d’emergenza (il “cazzillo” gonfiabile): se per qualsiasi ragione doveste riemergere lontano dalla barca o altro riferimento, oppure allontanarvi nella corrente, vi renderebbe visibili ai natanti.

3) Immergetevi con un diving professionale, possibilmente.

4) Quando riemergete, fatelo correttamente, come vi hanno insegnato, controllando che la superficie sia sgombra da natanti e prestando attenzione al rumore di motori in avvicinamento. Se siete un apneista che si allena col cavo, “non perdete il cavo”.

5) Evitate d’immergevi in luoghi troppo affollati da imbarcazioni: difficilmente sarebbe una bella immersione spensierata, e la probabilità di beccare un demente che vi affetta cresce drammaticamente.

6) A corollario di quanto detto prima, fate attenzione alla presenza di corridoi d’uscita di surf e altri natanti a vela, silenziosi ma comunque micidiali in caso d’impatto. Evitate di immergervi nelle loro vicinanze. Idem per porti e porticcioli.

7) Prima di tuffarvi è saggio consultare le previsioni meteo-marine. In particolare, fate attenzione a forti venti, correnti e onde, tutti prodromi di situazioni di potenziale difficoltà: potrebbero infatti causare un vostro allontanamento dalla barca (o dal cavo guida per gli apneisti), aumentando così il rischio di essere stirati da un natante.

8) In caso di emergenza, o di comportamenti illegali delle imbarcazioni, chiamate la Guardia Costiera al numero gratuito 1530. Non esitate. Questo è un numero da salvare tra i contatti sul cellulare.

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