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Ricette da sub: dai, grigliamo un polpo

Il polpo mi è simpatico. Anzi simpaticissimo.
Però ogni tanto lo mangio. Uno dei modi da me preferiti è grigliato con le patate.

Si fa così.
Usate un grosso polpo, da circa 1,5 kg (se lo comprate in pescheria o al mercato, è già bello morbido, altrimenti i tentacoli vanno battuti).

Lavatelo per bene sotto l’acqua corrente e poi infilatelo in una pentola capiente colma d’acqua fredda, con una manciatina di sale grosso, un cucchiaio di aceto, una cipolla, un gambo di sedano, una carota, una foglia d’alloro, prezzemolo, qualche grano di pepe nero.

Accendete il fuoco e fate cuocere a fiamma dolce, per almeno un’ora e mezza (ma dipende dalla dimensione del polpo: tanto più è grande, tanto più deve cuocere). Il metodo infallibile per capire se è cotto, è infilare in un tentacolo una forchetta: se entra con facilità, il polpo è cotto.
Solo, non riducelo a una gelatina, mi raccomando.

Una volta cotto a puntino, fatelo raffreddare nella sua acqua, con calma. Quando è tiepido, potete eliminare la parte più gelatinosa della pelle.
Userete solo i tentacoli, interi (con il resto potete preparare un antipastino di mare, con un po’ di olio, sale, pepe e basilico – semplice e buono).

Prendete delle patate che nel frattempo avrete fatto bollire con la pelle in acqua salata. Eliminate la pelle delle patate e tagliatele a fette di circa mezzo centimetro di spessore. Panatele leggermente con della farina di mais. Darà croccantezza.

Poi prendete una padella in ghisa per grigliare, o anche una padella antiaderente di buona qualità, scaldatela ben bene dopo averla appena unta con dell’olio evo, quindi grigliate polpo e patate per pochi minuti.

La pelle deve caramellizzare, diventando deliziosamente croccante.
Regolate di sale e pepe, aggiungete un filo di olio evo e servite: è buonissimo, piacerà…

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