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Maldive per viaggiatori-subacquei DOC

Le Maldive non sono quelle dei resort, dei grandi villaggi turistici patinati. C’è (ben) altro.

Ci sono le isole abitate dai locali. Una volta erano abbastanza “off-limits”, se non per visite di poche ore, organizzate dai resort per i loro ospiti a caccia di souvenir a basso costo. Ma ora, da qualche anno, ci si può soggiornare. Ed è una bella cosa, a mio parere.

Tranquilli: la sabbia è sempre bianca bianca, il cielo è il classico blu intenso chiazzato di nuvole immacolate, e il mare assume tutti i toni dell’azzurro.

Ma, in più, ci sono i paesini semplici, abitati da persone gentili, da bambini bellissimi. Stradine sterrate, porticcioli con barche da pesca colorate. Si gusta l’ottima cucina locale.
Ci sono anche molti dei contrasti tipici dei Paesi Emergenti, come ad esempio vedere i ragazzi che spendono una montagna di soldi (guadagnata dal padre che lavora in un resort) per acquistare scooter con cui girano per le stradine di una minuscola isoletta, sperando di attrarre in questo modo l’attenzione di qualche fanciulla.
Oppure, lo stridore delle case, molto frugali, e di modernissime e costosissime moschee in vetrocemento.

Fatto sta che per me viaggiare è anche e soprattutto questo. Ovvio: bisogna adattarsi alle regole. Ma niente di che: il bikini si può usare, ma non in tutte le spiagge; in paese occorre girare vestiti, e non in costume (cosa che peraltro non sarebbe male ovunque: certe batraciche pance “oversize” è meglio lasciarle al privato, a prescindere dai costumi locali e dalla religione dominante).

In ogni caso la sicurezza personale è massima: si tratta di posti molto tranquilli.

Chi cerca i resort all’insegna del riverito & servito, dei cocktail in spiaggia con musica e animazione, stia alla larga.
Se invece siete interessati a capire la cultura locale, immergendosi, anche solo per una settimana, nel flusso vitale di un Paese completamente diverso dal vostro, beh, allora prendete seriamente in considerazione le Maldive viste da questa angolazione: la più vera.

Ma attenzione, le immersioni sono sempre super!

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Anzi, alcuni dei posti più belli che io abbia visto alle Maldive in termini di qualità delle immersioni hanno come base ideale a terra delle isole “locals”: è il caso, per esempio, di Hanifaru, capitale indiscussa per le immersioni con i grandi filtratori, cioè le mante e gli squali balena, a pochi minuti da Dharavandhoo.
E, tra l’altro, qui ci sono sia guest-house (semplici ma curate), sia strutture alberghiere sobriamente eleganti (vedi foto).

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E, “last but not least”, il viaggio viene a costare molto meno, senza sacrificare nulla che non sia oggettivamente sacrificabile.

Provate: queste sono le Maldive per Subacquei-viaggiatori DOC.

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