Anche lo squalo Carcarino Leuca ha bisogno di amici

Chi l’avrebbe mai detto? Questi bestioni (che superano tranquillamente i tre metri di lunghezza, pesano svariati quintali e sono considerati una specie molto aggressiva) hanno bisogno di amici. Già, amici squali.

Del Carcarino leuca (o squalo zambesi, o “bull shark”) ne ho scritto varie volte – è uno dei miei squali preferiti, e ci ho passato diversi bei momenti di discreta intensità emotiva, sia in Oman  che in Messico in una vera ‘fiesta’  frequentata, peraltro, da irruente e splendide ‘ragazze’.

 

Ma questa è nuova e bellissima: gli squali Leuca formano “amicizie” tra loro.

Lo dice secondo questo studio condotto tra gli squali zambesi della Shark Reef Marine Reserve (SRMR) delle Fiji, una delle destinazioni subacquee più ambite al mondo proprio per la presenza di una popolazione di questi grandi predatori apicali.

Lo studio è autorevole, solido perché si basa su una notevole quantità di dati raccolti in 3000 immersioni, poi analizzati compiutamente.

Le immersioni sono durate 13 anni e hanno rilevato il comportamento di un centinaio di squali Leuca, chiaramente distinguibili da caratteristiche esterne, come cicatrici e pinne deformate o mancanti. Ne emerge senza ombra di dubbio che questi squali mostrano preferenze per determinati individui, mentre ne evitano altri.

Utilizzando una serie di modelli statistici, i ricercatori hanno analizzato le relazioni tra questi squali, escludendo che siano dovute alla pura casualità: hanno trovato prove inequivocabili di relazioni a lungo termine. Chiamatela amicizia, se volete, anche se, al di là delle battute, gli scienziati sono comprensibilmente cauti nel dare interpretazioni troppo forti.
Non è infatti chiaro se gli squali stiano insieme perché “si piacciono”, oppure se è perché condividono lo stesso territorio, o se abbiano tratti caratteriali in comune che li rendono compatibili.

Fatto sta che, dati alla mano, gli squali zambesi hanno bisogno di amici e hanno comportamenti più complessi di quanto comunemente si creda.

È incredibile quanto poco ne sappiamo su questi animali.

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